Con Bitcoin ($BTC) che conclude un altro anno volatile, gli analisti crypto evidenziano segnali preoccupanti negli indicatori di momentum della criptovaluta. Questi segnali suggeriscono che il primo trimestre del 2026 potrebbe essere cruciale per determinare se la correzione attuale si evolverà in un vero e proprio mercato ribassista o se si tratta solo di una correzione normale. Axel Adler Jr., ricercatore istituzionale su Bitcoin e autore verificato presso CryptoQuant, ha condiviso oggi le sue intuizioni in un post su X (precedentemente Twitter). Le sue osservazioni sono accompagnate da un’analisi dettagliata che ha acceso il dibattito tra gli investitori.
L’RSI di Bitcoin si avvicina a livelli critici di lungo termine dopo tre mesi di vendite
Bitcoin ha perso circa il 20% del suo valore negli ultimi tre mesi, pari a un calo di $21.500, registrando anche una performance negativa anno su anno del -10,5%, ovvero circa $10.400. Lo stesso drawdown del -20% può rappresentare una correzione sana o l’inizio di un profondo mercato ribassista. Il contesto determina l’interpretazione. Nonostante ciò, Adler sottolinea che il drawdown da solo non determina il regime di mercato. L’analista approfondisce indicatori tecnici come il Relative Strength Index (RSI) per fornire un contesto.
Il grafico illustra la traiettoria del prezzo di Bitcoin dal 2014 al 2025, mostrando picchi e avvallamenti che si allineano con i cicli di mercato storici. Attualmente, l’RSI mensile si attesta a 56,5, essendo sceso sotto la SMA a 12 mesi di 67,3 per la prima volta dal 2022. Ancora più critico, ora si trova a soli due punti dalla SMA a 4 anni di 58,7 — una soglia che, in cicli precedenti come il 2018 e il 2022, spesso ha preceduto fasi ribassiste più profonde quando è stata superata al ribasso.
RSI al bivio mentre Bitcoin tenta di formare una base di mercato
Adler sostiene che, sebbene un drawdown a doppia cifra non sia raro per Bitcoin, la posizione dell’RSI rispetto a queste medie di lungo termine è ciò che distingue una “correzione sana” dall’inizio di una fase prolungata di ribasso. Secondo lui, il prezzo medio degli ultimi tre mesi ($101.500) e quello dell’intero anno ($101.800) sono quasi identici, indicando che gran parte della debolezza si è concentrata nei recenti cali, con il mercato che ora tenta di stabilizzarsi e formare una base.
Guardando avanti, Adler individua livelli chiave da monitorare nel Q1 2026: un RSI che si mantiene sopra 55–58 potrebbe preservare il potenziale di recupero, mentre una discesa sostenuta sotto 55 potrebbe segnalare una fase ribassista più profonda. Per gli investitori, il messaggio è chiaro. I prossimi mesi saranno decisivi.
