Sfera di Cristallo delle Criptovalute 2026: Wall Street sarà il prossimo villain del settore?

Quest'anno l'industria delle criptovalute ha raggiunto livelli di influenza politica senza precedenti. Ma questa nuova posizione di potere potrebbe comportare conseguenze inaspettate —e attirare nuovi nemici— nel 2026?

All'inizio di ogni nuovo anno, 

consulta la sua pratica Sfera di Cristallo delle Criptovalute per prevedere quali tendenze plasmeranno i prossimi mesi —e cosa potrebbero significare questi sviluppi per te.

Per prima cosa, abbiamo indagato se l'industria cripto riuscirà a far passare il suo prezioso disegno di legge sulla struttura di mercato nel prossimo anno. Oggi analizziamo un tema correlato: se Wall Street sia pronta a diventare il nuovo antagonista del settore nel 2026.

All'inizio di dicembre, il gigante di Wall Street Citadel Securities ha lanciato un segnale d'allarme al settore cripto con una dura lettera alla SEC. Il market maker, fondato dal miliardario Ken Griffin, ha esortato la SEC a riconsiderare la concessione di esenzioni a vasti segmenti dell'industria delle criptovalute, avvertendo che tali azioni potrebbero “sovvertire le principali tutele per gli investitori”. Ha inoltre sostenuto che gran parte dell'attività DeFi dovrebbe essere monitorata dall'autorità di regolamentazione dei titoli.

Amanda Tuminelli, direttrice esecutiva del DeFi Education Fund, è abbastanza certa che i giganti della finanza tradizionale si stiano preparando a fare causa per le nuove vittorie normative delle criptovalute — anche se ora la SEC sembra schierarsi dalla parte delle cripto. 

“Penso che torneremo in tribunale, che lo vogliamo o meno”, ha dichiarato Tuminelli a un recente evento sulle policy cripto. “Non sto solo speculando. [La lettera] rende estremamente chiaro che Citadel si sta preparando a fare causa.”

Altri soggetti della finanza tradizionale, inclusa la Borsa valori Nasdaq, hanno presentato appelli simili alla SEC — affinché abbandoni i piani per concedere importanti esenzioni al settore delle criptovalute.

Un dirigente delle policy cripto ha detto a

che il loro settore quest'anno si è già scontrato con gli attori della finanza tradizionale, e ha vinto.

“Penso che sia già una forza politica significativa”, ha detto il dirigente a proposito della spinta anti-cripto dalla finanza tradizionale. “È già stato un fattore, e lo è ancora ora.”

La lobby bancaria, ad esempio, si è apertamente opposta alle disposizioni del GENIUS Act riguardanti le ricompense stablecoin — ma il disegno di legge è stato comunque approvato dal Congresso quest'estate. I gruppi bancari stanno ancora cercando di far modificare retroattivamente il testo, ma finora l'amministrazione Trump sembra indifferente sulla questione.

Inoltre, Wall Street non è affatto un blocco monolitico quando si tratta di criptovalute. In realtà, un numero crescente di attori chiave sta abbracciando la tecnologia come mezzo per ridurre i costi e potenzialmente eludere le regolamentazioni.

“Penso che nel corso del prossimo anno, le posizioni delle Fidelitys del mondo tra gli attori della finanza tradizionale inizieranno a farsi sentire più forte, e a bilanciare quelle di chi sostiene che siamo una minaccia esistenziale,” ha dichiarato un altro leader delle policy cripto a

.

Il leader delle policy ha previsto che le tensioni tra il settore cripto e la finanza tradizionale probabilmente raggiungeranno il culmine durante i processi normativi di SEC e CFTC nel 2026.

“Potrebbe anche essere che tutto si dissolva, nel senso che la finanza tradizionale riconosca effettivamente l'opportunità qui presente,” ha dichiarato il leader delle policy. Ma l'attrito potrebbe anche trasformarsi in “uno scontro frontale totale”, ha aggiunto.