I dirigenti affermano che le condizioni macroeconomiche, la regolamentazione e le nuove infrastrutture definiranno il settore crypto nel 2026

Dopo un anno segnato da mercati volatili e aspettative mutevoli, i dirigenti del settore crypto affermano che il 2026 non dipenderà da un unico momento di svolta. Piuttosto, indicano un cambiamento più lento ma più significativo già in corso: gli asset digitali stanno diventando parte integrante dell'infrastruttura finanziaria invece di essere scambiati ai margini.

Attraverso interviste e ricerche di Coinbase, Matter Labs, CoinShares, Gate.io, Bitfinex e Hashdex, i dirigenti descrivono un mercato che si sta stabilizzando. La prossima fase della crypto, sostengono, appare meno speculativa e più strutturale, plasmata da condizioni macroeconomiche, chiarezza normativa e sistemi progettati per operare su scala istituzionale.

Nel complesso, i dirigenti affermano che il 2026 potrebbe essere l'anno in cui la crypto perde la sua componente speculativa e assume un ruolo più permanente nel sistema finanziario.

Disruption dell'infrastruttura

I leader del settore affermano che questo cambiamento è già visibile nelle aree in cui costruttori e istituzioni stanno concentrando i loro sforzi.

"La prossima generazione di internet si sta costruendo onchain," ha dichiarato Keith Grose, CEO di Coinbase UK, descrivendo una transizione verso mercati programmabili e attività finanziarie che vengono sempre più regolate su blockchain pubbliche. Ha indicato una crescente attenzione a identità onchain, livelli di regolamento e verifica come prove della direzione intrapresa.

CoinShares definisce la stessa transizione come l'ascesa della "finanza ibrida", dove l'infrastruttura nativa crypto e i sistemi finanziari tradizionali convergono. Nel suo outlook per il 2026, l'azienda sostiene che gli asset digitali non operano più al di fuori del sistema finanziario, ma sempre più all'interno di esso, dai fondi tokenizzati ai sistemi di regolamento basati su blockchain.

I dirigenti di Matter Labs condividono questa visione, con il CEO e co-fondatore Alex Gluchowski che prevede che le banche adotteranno architetture "business in the front, protocol in the back". In questo modello, le istituzioni gestiscono sistemi privati e permissioned internamente, utilizzando blockchain pubbliche e zero-knowledge proof per regolare le posizioni nette o dimostrare la conformità senza esporre dati sensibili.

Anziché sostituire la finanza tradizionale, i dirigenti affermano che la crypto viene assorbita al suo interno.

La regolamentazione si adegua

Questa integrazione è guidata tanto dalla regolamentazione quanto dalla tecnologia. L'analisi regolatoria di CoinShares evidenzia divergenze tra le principali regioni.

Il quadro normativo MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation) dell'Europa ora offre certezza giuridica su emissione, custodia e trading. Negli Stati Uniti, il momentum si è spostato verso una legislazione abilitante, anche se la supervisione rimane suddivisa tra varie agenzie. In Asia, giurisdizioni come Hong Kong e Giappone si stanno muovendo verso standard prudenziali in stile Basilea, volti a favorire la partecipazione istituzionale.

Hoolie Tejwani, responsabile di Coinbase Ventures, afferma che regole più chiare stanno già cambiando il modo in cui opera l’industria. "Quando i fondatori capiscono le regole, costruiscono in modo responsabile e gli investitori possono impegnarsi con fiducia," ha dichiarato, aggiungendo che una guida più chiara sulla struttura del mercato potrebbe essere un catalizzatore chiave per un'adozione più ampia nel 2026.

Le stablecoin sono una parte fondamentale di questi cambiamenti.

Secondo Hashdex, la capitalizzazione di mercato delle stablecoin potrebbe raddoppiare nel 2026 rispetto all’attuale livello di circa 300 miliardi di dollari, secondo i dati di The Block. Hashdex sostiene che regole più chiare, come il GENIUS Act negli USA, posizionano le stablecoin come infrastruttura finanziaria di base invece che come semplici strumenti di pagamento di nicchia.

L’azienda descrive questo fenomeno come l’ascesa di un “cryptodollar”, che integra sistemi di regolamento denominati in dollari nel commercio globale, anche mentre alcuni stati sovrani si diversificano dalle riserve USA.

Matter Labs prevede che la regolamentazione stessa diventerà sempre più programmabile. Gluchowski prevede l’emergere di rollup consapevoli della giurisdizione, che applicano diversi requisiti di conformità in base alla geografia, pur ancorandosi a blockchain pubbliche condivise.

"La residenza dei dati, le sanzioni e le regole di licenza locali stanno già frammentando l'internet del denaro," ha detto. "Nel 2026, questa frammentazione si rifletterà sempre di più nel modo in cui le blockchain vengono progettate."

Tokenizzazione e infrastrutture stablecoin

Con le linee guida normative che si stanno consolidando, i dirigenti affermano che nel 2026 l’attenzione si sposterà dai progetti pilota all’esecuzione.

"La tokenizzazione si sta avvicinando a diventare uno strumento mainstream per la raccolta di capitali," ha detto Paolo Ardoino, CTO di Bitfinex, sostenendo che i guadagni di efficienza e un accesso più ampio spingeranno le istituzioni a integrare la blockchain nelle offerte principali invece di trattarla come un esperimento.

Hashdex prevede che gli asset del mondo reale tokenizzati potrebbero crescere di dieci volte il prossimo anno, mentre CoinShares indica il fondo BUIDL di BlackRock, i depositi tokenizzati di JPMorgan e PYUSD di PayPal come primi segnali che le grandi istituzioni finanziarie stanno già costruendo su blockchain pubbliche.

Omar Azhar di Matter Labs prevede che emergerà una chiara divisione del lavoro. Le stablecoin, afferma, domineranno i pagamenti retail transfrontalieri, mentre i depositi tokenizzati delle banche commerciali prenderanno il sopravvento nei flussi istituzionali e di tesoreria, consentendo regolamento in tempo reale e gestione automatica della liquidità.

Per molti dirigenti, la tokenizzazione nel 2026 riguarda meno la scala e più la sua capacità di diventare infrastruttura duratura.

L’AI si sposta onchain

Oltre la finanza, le aziende segnalano anche un’intersezione sempre più rilevante, sebbene ancora agli inizi, tra AI e crypto.

Alcuni sostengono che, man mano che i sistemi AI diventano più autonomi, faranno sempre più affidamento sulle blockchain per identità, verifica e regolamento. Hashdex stima che la categoria AI-crypto potrebbe raggiungere i 10 miliardi di dollari nel 2026, trainata da computing decentralizzato, provenienza dei dati e mercati di coordinamento.

La maggior parte riconosce che l’adozione è ancora agli inizi, ma prevede che la domanda legata all’AI influenzerà l’attività degli sviluppatori e l’utilizzo dell’infrastruttura nel prossimo anno.

Barometro macro di bitcoin

In questo contesto, bitcoin entra nel 2026 meno come indicatore speculativo e più come asset ancorato e sensibile ai trend macroeconomici.

Gran parte delle prospettive ora dipende dal fatto che i dati in arrivo dagli Stati Uniti convalidino la svolta della Federal Reserve verso una politica più accomodante. Con le decisioni sui tassi per il 2025 già prese, i mercati si concentrano su dati relativi a inflazione, lavoro e consumi per valutare quanto rapidamente tassi più bassi possano tradursi in condizioni di liquidità migliorate il prossimo anno.

Bitcoin ha faticato a recuperare slancio verso la fine dell’anno e viene scambiato intorno a 87.600 dollari, circa il 6% al di sotto del livello di apertura del 2025 di 93.300 dollari, secondo i dati sui prezzi di The Block.

Questa perdita di slancio ha spinto banche e analisti a moderare le previsioni di breve termine. Standard Chartered ha abbassato il suo target di fine 2025 per bitcoin a 100.000 dollari all’inizio di questo mese, sostenendo che gli acquisti aziendali di "digital asset treasury" sono in gran parte terminati, lasciando gli afflussi negli ETF come principale fonte di domanda incrementale.

La banca ha rivisto al ribasso il percorso previsto fino al 2029 ma ha mantenuto una visione rialzista di lungo termine, prevedendo 150.000 dollari nel 2026 e 500.000 dollari entro il 2030.