L'OCC conferma la legalità dei servizi di custodia forniti dalle National Trust Banks

Jonathan Gould, Comptroller dell'OCC, ha affermato durante il suo intervento al Blockchain Association Policy Summit 2025 che l'agenzia sta esaminando diverse domande per istituire banche fiduciarie nazionali e intende garantire una concorrenza leale tra i partecipanti esistenti e nuovi del mercato, incluse le aziende che offrono servizi di asset digitali. Secondo lui, i servizi di custodia e quelli correlati fanno parte da tempo delle attività consentite alle banche fiduciarie, e gli asset digitali non dovrebbero essere trattati come un'eccezione.

Ha ricordato al pubblico che l'OCC ha l'autorità di rilasciare statuti fiduciari nazionali dal 1978 e attualmente supervisiona circa 60 di queste istituzioni. Nel terzo trimestre del 2025, le banche fiduciarie nazionali hanno riportato quasi 2 trilioni di dollari in asset di custodia non fiduciaria in gestione, rappresentando circa il 25% del totale combinato dei loro asset.

Ha osservato che le affermazioni degli oppositori delle nuove domande, secondo cui i servizi di custodia sarebbero in contrasto con i precedenti dell'OCC, non sono supportate dai fatti. Ha affermato che limitare tali operazioni richiederebbe una revisione di attività consolidate da tempo e interromperebbe di fatto lavori valutati in trilioni di dollari.

Gould ha sottolineato che il sistema bancario statunitense si è evoluto dal telegrafo alla blockchain, e che i regolatori non dovrebbero limitare artificialmente le banche con tecnologie obsolete. Ha evidenziato che molti stati, tra cui New York e South Dakota, già consentono alle loro società fiduciarie di offrire servizi di custodia di asset digitali.

Ha dedicato particolare attenzione alle preoccupazioni delle banche riguardo alla “concorrenza sleale” e ai rischi di supervisione. Secondo lui, l'OCC ha molti anni di esperienza nella supervisione sia delle operazioni tradizionali delle banche fiduciarie sia delle attività delle banche fiduciarie nazionali focalizzate sulle criptovalute, ed è quindi pronta a supervisionare nuove istituzioni in modo affidabile e imparziale.

Gould ha inoltre annunciato piani per combattere la pratica del debanking. L'OCC ha creato un meccanismo pubblico per la presentazione di reclami da parte di clienti e aziende che ritengono di essere stati ingiustificatamente privati di servizi bancari. Il regolatore ha rimosso il concetto di “rischio reputazionale” dai suoi documenti di orientamento e, insieme alla FDIC, ha proposto di eliminarlo dai regolamenti, poiché spesso veniva utilizzato come pretesto formale per rifiutare servizi ad aziende legali.

Il capo dell'OCC ha inoltre confermato che l'agenzia sta esaminando le nove maggiori banche nazionali per eventuali restrizioni nella fornitura di servizi a clienti provenienti da settori politicamente sensibili o innovativi, inclusi gli asset digitali.

Commentando l'attuazione del GENIUS Act, che stabilisce un quadro normativo per le stablecoin di pagamento, il funzionario ha osservato che l'OCC è pronta a sviluppare un sistema di supervisione “misurato e flessibile”. Il regolatore si aspetta un ampio feedback pubblico, poiché molte questioni richiederanno uno studio dettagliato e probabilmente successivi aggiustamenti delle regole in linea con il progresso tecnologico.

In chiusura, Gould ha sottolineato che l'OCC si opporrà ai tentativi di minare la diversità e la concorrenza all'interno del sistema bancario: “L'innovazione, la concorrenza e l'accesso equo devono prevalere sulla stagnazione normativa.”

Attualmente sono in fase di revisione presso l'OCC diverse domande per statuti di banche fiduciarie nazionali che consentirebbero operazioni crypto a livello federale. I richiedenti includono entità associate a Sony, Stripe, Coinbase, Ripple, Paxos, Circle e diverse altre aziende.