Trump giustifica i dazi sulla Cina mentre il mercato crypto crolla

I mercati crypto sono crollati mentre Trump ha riaffermato i dazi del 100% sulla Cina, pur ammettendo che sono “insostenibili”.

I nuovi dazi statunitensi sulla Cina hanno riacceso l’avversione al rischio a livello globale, colpendo duramente gli asset crypto. Venerdì 17 ottobre, Bitcoin è sceso del 5%, aggiungendosi a una perdita settimanale del 13%. Allo stesso tempo, la capitalizzazione totale del mercato crypto è diminuita del 5,75%, mentre i primi 20 asset crypto sono calati di circa il 5%.

Il calo del mercato è coinciso con le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha giustificato il dazio del 100% sulle importazioni cinesi. Pur ammettendo che l’ulteriore tassa del 100% fosse insostenibile, ha attribuito la colpa alla Cina.

“Non è sostenibile, ma questo è il numero,” ha detto Trump riguardo ai dazi del 100% sulla Cina. “Mi hanno costretto a farlo,” ha dichiarato in un’intervista di venerdì.

In precedenza, Trump aveva espresso un cauto ottimismo riguardo ai colloqui commerciali con la Cina. Ha anche confermato che avrebbe incontrato il presidente cinese Xi Jinping tra due settimane durante una conferenza in Corea del Sud.

L’escalation della guerra commerciale, insieme a ulteriori controlli sulle esportazioni di software critici, è stata una reazione all’espansione da parte della Cina dei controlli sulle esportazioni di minerali di terre rare. Questi minerali sono fondamentali per l’industria statunitense, in particolare per il settore tecnologico. Allo stesso tempo, la Cina dipende dalle importazioni di microchip avanzati provenienti da Taiwan, alleato degli Stati Uniti.

Il dazio di Trump spaventa i mercati crypto

Un dazio statunitense del 100% sulle importazioni cinesi rappresenta un importante fattore di disturbo per l’economia globale. Gli esperti, inclusi quelli della Federal Reserve, prevedono impatti negativi significativi sulla crescita economica, sull’inflazione e sull’occupazione.

Per questo motivo, asset ad alta crescita come tecnologia e crypto sono diminuiti in mezzo alle tensioni in corso. Nel frattempo, l’oro ha raggiunto i suoi livelli più alti, scambiando a 4.250 dollari per oncia.