La comunità di Hyperliquid sceglie Native Markets per emettere la stablecoin USDH

Native Markets ha ottenuto uno dei ruoli più ambiti nella finanza decentralizzata, vincendo il voto della comunità per emettere la nuova stablecoin USDH di Hyperliquid.

Native Markets si è aggiudicata il ticker USDH a seguito di un voto di governance guidato dai validatori. Il risultato conferisce alla giovane startup, fondata solo poche settimane prima del concorso, il controllo esclusivo su una stablecoin che si prevede canalizzerà miliardi di liquidità sull’exchange. 

La decisione, confermata dal co-fondatore di Native Markets Max Fiege il 14 settembre, conclude un processo di nove giorni che ha visto la partecipazione di diversi concorrenti di peso come Paxos e Frax, dimostrando l’importanza di conquistare i mercati in rapida crescita di Hyperliquid (HYPE).

Una gara contesa con grandi ricompense

Hyperliquid ha lanciato la competizione USDH il 5 settembre, invitando proposte per una stablecoin pensata in primis per Hyperliquid, progettata per ridurre la dipendenza della piattaforma da USDC e USDT. 

Otto team hanno partecipato, tra cui emittenti noti con relazioni istituzionali e credenziali regolamentari. Tuttavia, Native Markets, supportata da Fiege e da un gruppo di veterani DeFi, ha guidato il supporto dei validatori con oltre il 70% della quota delegata alla fine delle votazioni.

La proposta prevede l’emissione diretta di USDH su HyperEVM, con riserve suddivise tra partner on-chain come Superstate e custodi off-chain come BlackRock. La metà del rendimento delle riserve sarà utilizzata per finanziare i buyback del token HYPE, mentre l’altra metà sarà destinata allo sviluppo dell’ecosistema. 

Gli analisti stimano che questa struttura potrebbe generare centinaia di milioni di dollari all’anno, il che sarebbe molto vantaggioso sia per la comunità dell’exchange sia per l’emittente.

Reazione della comunità e prossimi passi

Il processo ha suscitato alcune controversie. Haseeb Qureshi di Dragonfly è stato tra i critici che hanno affermato che, nonostante offerte più forti da parte di istituzioni più affermate, il voto sia andato a favore di Native Markets. Altri hanno espresso preoccupazioni riguardo alla concentrazione, sottolineando che un wallet di validatore deteneva presumibilmente il 15% del totale.

Ciononostante, Guy Young, fondatore di Ethena (ENA), il cui team si era ritirato in precedenza dal concorso, ha difeso il risultato come una genuina espressione della governance dal basso di Hyperliquid.

Native Markets ora si trova di fronte alla sfida di consegnare rapidamente. Fiege ha annunciato che sia le versioni HIP-1 che ERC-20 di USDH saranno lanciate entro pochi giorni, iniziando con test di mint e redeem limitati a 800 dollari per transazione prima di aprire a flussi illimitati.

È previsto anche un mercato spot USDH/USDC, insieme al lancio di un’API per i trader ad alto volume. Circle, percependo la pressione competitiva, ha già annunciato il deployment nativo di USDC su Hyperliquid.

La decisione rappresenta un punto di svolta per Hyperliquid nei suoi sforzi per aumentare l’indipendenza dagli emittenti tradizionali e internalizzare il rendimento delle stablecoin. Per la finanza decentralizzata, dimostra come mercati da miliardi di dollari possano essere modellati dalla governance guidata dai validatori, nonostante le continue preoccupazioni su decentralizzazione ed equità.